Il 12 aprile si è tenuto a Tirano un incontro all’insegna dell’operatività che ha riunito allo stesso tavolo:
- il mondo della ricerca (RSE),
- le istituzioni (Comune di Tirano),
- i produttori (TCVVV spa, Energia Legno srl)
- i distributori di energia elettrica Reti Valtellina Valchiavenna srl e termica da fonte rinnovabile presenti sul territorio,
- le associazioni di categoria (FIPER).
Tirano: le relazioni
Ha aperto i lavori Franco Spada, sindaco di Tirano, che ha illustrato la candidatura del Comune di Tirano a “progetto pilota” della REC, proposta accolta da Regione Lombardia.”L’idea – commenta il Sindaco Spada – è di far evolvere il modello Tirano, comune già 100% rinnovabile, all’autonomia energetica. Si tratta di attrarre le imprese a investire sul territorio e a creare nuovi posti di lavoro per i giovanii”.
Ricerca Sistemi Energetici-RSE, incaricata dal Ministero dello Sviluppo Economico per lo studio di fattibilità delle comunità dell’energia previste dalla Direttiva RED2 sulla promozione delle fonti rinnovabili, ha spiegato che l’obiettivo del progetto è di rendere il sistema energetico locale, quindi elettrico e termico, più efficiente e resiliente. Un ruolo di primo piano all’interno delle REC sarà svolto dalla figura del “Prosumer” ovvero un produttore-consumatore di energia.
Azienda Energetica Valtellina Valchiavenna, 4° operatore sul mercato italiano per la distribuzione di energia elettrica per numero di impianti allacciati da fonte rinnovabile, ha fornito numeri di estremo interesse per l’avvio di una REC; a Tirano sono presenti 8 produttori in media tensione, di cui 3 termici cogenerativi, 5 fotovoltaici e 192 prosumer.
TCVVV spa con la rete di teleriscaldamento di Tirano soddisfa circa l’80% della domanda di energia termica da fonte rinnovabile; utilizzai 58 MWt installati presso le utenze finali e 1,1 MW elettrico dato dalla cogenerazione. Energia Legno produce 1,8 MW elettrico e 3,6 MW termico.
Dai dati esposti si registra un surplus di energia da fonti rinnovabili che potrebbe, nell’ottica della REC, rimanere sul territorio. Se opportunamente accumulata e redistribuita nei momenti di maggior richiesta.
Questo nuovo modello di produzione e distribuzione di energia rinnovabile è fortemente voluto dall’Unione europea. In prospettiva potrà apportare benefici ambientali in termini di riduzione di CO2 e vantaggi economici ai membri della comunità medesima.
Conclude Righini, presidente FIPER:” il modello di Tirano crediamo possa essere un caso studio interessante da poter replicare su altri territori alpini; l’obiettivo è sicuramente energetico ma soprattutto di valorizzare le risorse rinnovabili, prima tra tutte la biomassa legnosa, e il capitale umano presenti sui territori alpini”.