Attenzione a sceglierli con oculatezza gli isolanti termici soprattutto se promettono miracoli con spessori irrisori. E’ quanto raccomandano ANIT (Associazione Nazionale per l’isolamento Termico ed Acustico), AVISA-Federchimica (Associazione Nazionale vernici, inchiostri, sigillanti e adesivi), ASSOVERNICI (Associazione italiana dei produttori di vernici per edilizia, industria, legno) e CORTEXA (Consorzio per l’Eccellenza nel sistema a cappotto) con un documento disponibile pubblicamente: https://www.anit.it/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_Pitture-e-rasanti-e-isolamento-termico.pdf.
In particolare, ricordano le associazioni:
- Ad oggi non ci risultano esistere in commercio prodotti con lambda dichiarati λDinferiori a 0,015 W/mK.
- Anche i materiali più prestazionali (con λD= 0,015 W/mK) se posati in pochi millimetri non possono essere considerati strati isolanti per il comportamento invernale.
- I rivestimenti per il cool roof (tetti freddi) posati sulle superfici irradiate dal sole sono efficaci per il miglioramento del comfort estivo ma non possono contribuire al risparmio energetico invernale; attenzione a non confondere il comportamento energetico invernale con quello estivo.
- Il professionista è responsabile di asseverare il rispetto dei requisiti e quindi valutare le caratteristiche di isolamento termico.Il professionista che assevera un intervento di isolamento termico per l’accesso alle detrazioni o per il rispetto della legge, nella valutazione delle trasmittanze deve usare la UNI EN ISO 6946. In questo calcolo la conduttività dei singoli materiali deve essere valutata in base a quanto previsto dalle norme e leggi vigenti sopra riportate.
- Eventuali difformità riscontrate nella valutazione delle caratteristiche energetiche a seguito di controlli (Comune, ENEA,..), possono portare a sanzioni e/o alla decadenza dei benefici fiscali.