Il sito http://moniqa.dii.unipi.it/, raccoglie i dati sulla qualità dell’aria in Italia e li visualizza on line con un codice di colori di immediata comprensione.
Il colore è associato alla concentrazione nell’aria di alcune sostanze come particolato atmosferico, biossido di azoto, monossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene. La concentrazione di queste sostanze viene paragonata con i limiti imposti dalla legge, e su questa base viene assegnato il codice colore. Oltre al valore sintetico di qualità dell’aria, è possibile evidenziare anche quelli dei singoli inquinanti: NO, NO2, O3, PM10, PM2,5, CO, SO2, Benzene.
- Buona: L’inquinante peggiore ha concentrazioni inferiori alla metà del relativo valore limite;
- Discreta: L’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino al valore limite consentito;
- Mediocre: L’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a una volta e mezzo il valore limite;
- Scadente: L’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a due volte il valore limite;
- Pessima: L’inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni superiori al doppio del valore limite.
Il servizio, curato dall’Università di Pisa, riporta i valori di qualità dell’aria che sono stati pubblicati e validati dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) dislocate sul territorio nazionale e resi disponibili attraverso i siti web delle stesse Agenzie.