Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio nel suo intervento al Question Time del 24 ottobre presso la Camera dei Deputati ha annunciato una possibile proroga dell’Ecobonus.
“Fra i nostri principali obiettivi c’è il compito, come Governo, di sostenere la green-economy, la ricerca, l’innovazione e la formazione per lo sviluppo del lavoro ecologico e per la rinascita della competitività del nostro sistema industriale, con l’obiettivo di decarbonizzare e defossilizzare l’Italia, promuovendo l’economia circolare.
Stiamo avviando azioni mirate ad aumentare l’efficienza energetica in tutti i settori e incrementare la produzione da fonti rinnovabili, prevedendo al contempo una pianificazione nazionale che rafforzi le misure per il risparmio e l’efficienza energetica e che riduca i consumi attuali.
Anche nella valutazione complessiva relativa all’attività di ricerca ed estrazione dal sottosuolo, si sta ponendo al centro delle iniziative la sostenibilità ambientale, la sicurezza e la salute dei cittadini per la costruzione di un ecosistema a zero emissioni.
Riguardo all’emanazione del decreto sulle fonti di energia rinnovabile, voglio precisare che in questo periodo c’è stata una concertazione prevista dalla legge, ormai in via di conclusione, e finalizzata ad individuare le migliori condizioni per contemperare il sostegno alle fonti rinnovabili e la tutela dell’ambiente. E’ per questo che quando siamo arrivati abbiamo deciso di non emanare tout court il progetto già previsto dal precedente Ministro, ma abbiamo voluto rivedere alcuni punti fondamentali del decreto sulle fonti di energia rinnovabile.
Per quanto riguarda l’“ecobonus” il MiSE ha già predisposto la proroga annuale della misura e sta lavorando per una possibile ulteriore proroga da apportare in Parlamento, nella convinzione che un orizzonte temporale più lungo possa stimolare il settore delle costruzioni e i settori produttivi interessati a mettere in campo un’offerta più strutturata. Un orizzonte di medio termine potrà incidere in positivo sul tasso annuale di richieste, favorendo una migliore programmazione degli interventi, e garantendo un miglior risultato anche in termini di efficienza energetica generata. Parallelamente abbiamo avviato una interlocuzione con il MIT, per rivedere in maniera organica il sistema di detrazioni attuali nell’ottica di premiare maggiormente gli interventi di efficienza più virtuosi, anche in vista degli obiettivi europei sui quali saremo chiamati a dare risposte già nella stesura del Piano nazionale per l’energia ed il clima.
Non solo quindi proseguiremo su questa strada, ma potenzieremo e innoveremo. Questo permetterà di essere in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e di apporto delle fonti rinnovabili alla generazione e consumo di energia, e ci consentirà di creare nuovi imprenditori, nuove imprese e nuovi posti di lavoro in questo settore.”