L’Italia è un paese ad alto rischio sismico. In 2500 anni, infatti, la Penisola è stata interessata da più di 30.000 terremoti di media e forte intensità. Alla elevata pericolosità, dovuta alla frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio e all’intensità che alcuni di essi hanno raggiunto, si combina una vulnerabilità molto elevata, per la notevole fragilità del patrimonio edilizio, nonché del sistema infrastrutturale, industriale, produttivo e delle reti dei servizi.
I terremoti che hanno colpito la Penisola hanno, infatti, causato danni economici consistenti, valutati per gli ultimi quaranta anni in circa 135 miliardi di euro, che sono stati impiegati per il ripristino e la ricostruzione post-evento. A ciò si devono aggiungere le conseguenze, non traducibili in valore economico, sulle vite umane e sul patrimonio storico, artistico, monumentale. L’elevatissimo impatto sociale ed economico degli eventi sismici sul nostro Paese, rende estremamente urgente una azione preventiva di adeguamento sismico del patrimonio edilizio.
A partire da questa urgenza, l’Ordine degli Ingegneri, in collaborazione con ATIA, OPUS, PORTICUM e l’ENEA, che ospiterà l’evento, ha organizzato un convegno con la finalità di fare il punto sullo stato delle tecniche di adeguamento sismico degli edifici e del loro utilizzo, anche in considerazione dei meccanismi incentivanti al momento disponibili.
L’evento è patrocinato dal Comune di Portici e dagli Ordini degli Architetti, dei Geologi e dei Geometri.
PROGRAMMA
La partecipazione al Convegno è aperta a ingegneri, architetti, geologi e geometri. E’ possibile iscriversi collegandosi al sito del proprio Ordine di appartenenza.