Si conferma, pertanto, un trend espansivo della domanda di laureati in ingegneria iniziato già alla fine del 2016. La richiesta più consistente di ingegneri proviene dai comparti industriali della meccanica, dell’elettronica, del chimico-farmaceutico e delle materie plastiche, così come nel terziario le aree di maggiore impiego di figure ingegneristiche sono quella delle telecomunicazioni, dei servizi informatici e dei servizi avanzati alle imprese.
Il dato che più colpisce relativamente alle previsioni per il primo trimestre del 2017 è che gli ingegneri risultano tra le figure più difficilmente reperibili: ben il 56% delle aziende alla ricerca di un ingegnere ha manifestato questa criticità. In molti casi le aziende lamentano la presenza di un limitato numero di candidati.
“La crescita sostenuta della domanda di ingegneri nel settore privato – afferma Armando Zambrano, presidente del CNI – è ovviamente un segnale incoraggiante, in quanto indica che il Paese, pur tra molte difficoltà, si è lentamente rimesso in moto. La difficoltà di molte imprese a reperire ingegneri, preparati e qualificati, è uno stimolo in più per il CNI ad approntare tutti gli strumenti possibili per un incontro efficace tra l’offerta di alte competenze e la domanda da parte del sistema d’impresa, ed uno stimolo anche per tutti i corsi universitari di ingegneria a dialogare più intensamente ed in modo mirato con il sistema d’impresa. Non è facile ma si può fare.A questo positivo incremento di offerta di figure tecniche, sia ad elevata specializzazione che di livello medio-alto, – aggiunge il Presidente Zambrano – potrebbe aver contribuito l’avvio convinto, anche in Italia, del Piano Industria 4.0. promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di un processo di modernizzazione ed incremento di capacità competitiva della manifattura di cui gli ingegneri italiani si sentono protagonisti e per il quale siamo pronti a dare un contributo importante.”