Un maggiore uso delle energie rinnovabili, combinato con un’elettrificazione intensificata, potrebbe rivelarsi decisivo per il conseguimento degli obiettivi climatici fondamentali entro il 2050. Lo studio Global energy transformation, A roadmap to 2050 (2019 edition) dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) mette in evidenza le opzioni immediatamente applicabili ed economicamente vantaggiose per i paesi per rispettare gli impegni climatici e limitare l’aumento delle temperature globali. La trasformazione energetica prevista ridurrebbe anche i costi netti e apporterebbe notevoli vantaggi socioeconomici, quali:
- una maggiore crescita economica;
- la creazione di posti di lavoro;
- il miglioramento del benessere generale.
Il rapporto Global energy transformation, A roadmap to 2050 esamina i percorsi tecnologici e le implicazioni politiche per garantire un futuro energetico sostenibile. L’aumento dell’elettricità a oltre la metà del mix energetico globale (da un quinto attualmente) in combinazione con le energie rinnovabili ridurrebbe l’uso di combustibili fossili, responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra.
Le energie rinnovabili costituiscono già oltre la metà della capacità di produzione di energia elettrica di nuova installazione. Tuttavia la loro quota complessiva nel mix energetico (inclusi energia elettrica, calore e trasporti) deve crescere sei volte più velocemente.
Gli impegni nazionali in materia di clima nel quadro dell’accordo di Parigi dipendono in larga misura dalla decarbonizzazione dell’energia. Il raggiungimento di un futuro sicuro per il clima, tuttavia, dipende dalla rapidità dell’azione globale. I piani e le politiche attuali, compresi i contributi stabiliti a livello nazionale sono di gran lunga insufficienti. Le emissioni legate all’energia sono aumentate di circa l’1% all’anno dal 2015.
Tra gli altri risultati del rapporto Global energy transformation, A roadmap to 2050
Sulla base dell’analisi dell’IRENA, le riduzioni delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) legate all’energia dovrebbero diminuire del 70% entro il 2050, rispetto ai livelli attuali, per raggiungere gli obiettivi climatici. Un passaggio su larga scala all’elettricità da fonti rinnovabili potrebbe portare al 60% di tali riduzioni; il 75% se si tiene conto delle energie rinnovabili per il riscaldamento e i trasporti; e il 90% con l’aumento dell’efficienza energetica. Fonti rinnovabili, compresi l’energia solare ed eolica, potrebbero soddisfare l’86% della domanda di energia elettrica.
La trasformazione energetica aumenterebbe il PIL del 2,5% e l’occupazione totale dello 0,2% a livello mondiale nel 2050. Porterebbe anche più ampi benefici sociali e ambientali. Secondo la relazione, i risparmi in materia di:
- salute,
- sussidi,
- ed eventi climatici avversi
ammonterebbero complessivamente a 160 trilioni di dollari su un periodo di 30 anni. Pertanto, ogni dollaro speso per trasformare il sistema energetico globale fornisce un payoff di almeno 3 USD e potenzialmente più di 7 USD, a seconda di come vengono valutate le esternalità. Le energie rinnovabili, nel frattempo, creerebbero più nuovi posti di lavoro di quelli perduti nel settore dei combustibili fossili.
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