Alcuni ricercatori della Purdue University hanno sviluppato una tecnologia di ricarica istantanea delle batterie di veicoli elettrici ed ibridi che è sicura, economica e non inquinante.
Il processo è molto simile, in modalità e tempi, a quello del rifornimento di carburante presso un distributore stradale. L’innovazione sviluppata dai ricercatori della Purdue University potrà velocizzare l’adozione di propulsori elettrici nei veicoli, poiché elimina due dei più grandi problemi attuali di questi mezzi: la necessità di tempi lunghi per la ricarica e di una capillare infrastruttura di stazioni di ricarica costruita appositamente.
La tecnogia è stata sviluppara da un gruppo di lavoro guidato dal professor John Cushman (nella foto) che ha presentato la sua ricerca, dal titolo Redox reactions in immiscible-fluids in porous media – membraneless battery applications alla recente International Society for Porous Media 9th International Conference che si è tenuta a Rotterdam in Olanda.
Il professor Cushman è tra i fondadori di Ifbattery LLC (IF-battery) un’azienda che ha lo scopo di sviluppare e commercializzare la tecnologia
“Le vendite di veicoli elettrici e ibridi stanno aumentando in tutto il mondo e la popolarità di aziende come Testa è incredibile – ha dichiarato il professor Cushman – ma le più grandi sfide che l’industria deve affrontare sono la necessità di aumentare la durata di carica delle batterie e la creazione di una infrastruttura di ricarica dei mezzi. Il maggior ostacolo per chi guida veicoli elettrici è, analogamente, il troppo tempo necessario per una ricarica completa.”
“Progettare e costruire una rete di stazioni di ricarica per mezzi elettrici richiede un massiccio investimento in infrastrutture ed ha enormi costi – ha detto il professor Eric Nauman cofondatore di Ifbattery -. Ifbattery sta sviluppando un sistema si immagazzinamento di energia che consentirà ai guidatori di mezzi elettrici di fare il pieno di elettroliti fluidi per ricaricare le batterie, in maniera molto sismile a l’attuale rifornimento di benzina o gasolio.”
I fluidi e gli elettroliti delle batterie, una volta esaurita la propria carica, possono essere raccolti e e portati a un impianto apposito per essere ricaricati molte volte utilizzando l’energia rinnovabile del sole, del vento e dell’idroelettrico.
“Invece di raffinare petrolio, le raffinerie riprocesseranno gli elettroliti esausti, e invece di distribuire benzina e gasolio le stazioni di servizio forniranno una soluzione di acqua, etanolo (o metanolo) ed elettoliti – ha detto il professor Cushman. Siamo fiduciosi che la nostra tecnologia possa essere utilizzata, solo con minimi adeguamenti, per la maggior parte delle raffinerie e dei sistemi di distribuzione di carburante.”