Il GSE ha pubblicato un quaderno operativo per chiarire gli aspetti legati al “Concetto di Edificio” nell’ambito del meccanismo di incentivazione Conto Termico, disciplinato dal DM 16 febbraio 2016 ed erogato dal Gestore dei Servizi Energetici per interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, al fine di verificare i requisiti preliminari per l’ammissione agli incentivi.
Il DM 16 febbraio 2016 delinea all’art. 4 gli ambiti degli interventi incentivabili, più precisamente “gli edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione”. Pertanto i requisiti principali richiesti dal meccanismo sono che gli interventi siano realizzati in edifici esistenti e dotati di impianto di climatizzazione (invernale). Nell’ambito dell’attività di assistenza agli utenti e di istruttoria sono emerse diverse casistiche che hanno portato alla redazione di un Quaderno Operativo dedicato che potesse chiarirne gli aspetti principali. In special modo le Pubbliche Amministrazioni si trovano di frequente ad avviare progetti su complessi di edifici limitrofi e funzionalmente connessi, su edifici non utilizzati da diverso tempo o fatiscenti, su parti di edificio ed infine su edifici da trasformare in «edifici a energia quasi zero», con eventuali demolizioni e ricostruzioni oppure ampliamenti. Sin dalla fase di pianificazione e progettazione dell’investimento, occorre chiarire l’ambito nel quale verranno realizzati gli interventi di efficienza energetica, sia ai fini dell’ammissibilità all’incentivo sia per la copertura finanziaria dell’opera sulla quale inciderà la stima dell’incentivo.