Gli incentivi per favorire le ristrutturazioni, la riqualificazione energetica, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e la cura del verde sono quattro ambiti che per le piccole imprese valgono complessivamente 688 milioni di euro l’anno.
I bonus casa sono tra le misure più gradite a cittadini e imprenditori. Lo certifica una rilevazione di Confartigianato secondo la quale per rimettere a nuovo il patrimonio immobiliare, gli italiani hanno speso, negli ultimi 7 anni, qualcosa come 169 miliardi di euro. L’utilizzo maggiore dei bonus casa avviene a Trento, Bolzano e in Val d’Aosta.
In crescita soprattutto la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate oltre 400mila domande, con un aumento del 21,5% rispetto al 2015.
I bonus casa sono utili alle famiglie, quindi, ma diventano fondamentali per le oltre 500.000 imprese artigiane del settore costruzioni alle prese con una crisi che non è passata. Tanto è vero che quest’anno produzione e occupati mostrano ancora segni negativi. E allora la strada da seguire è quella di rendere permanenti e strutturali i bonus casa. In questo modo – sostiene Confartigianato – si otterrebbero molti risultati: oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, verrebbero alla luce le attività irregolari, con relativo maggior gettito per lo Stato, e si risparmierebbe energia con una più efficace azione di tutela dell’ambiente.