A causa dei terremoti. in Italia, negli ultimi 50 anni, si stimano circa 5.000 vittime e una spesa annua media di circa tre miliardi di euro per emergenza e ricostruzione. Su questa scia è nato
Casa Italia, il progetto che dovrebbe avviare un circuito virtuoso finalizzato a mettere in sicurezza l’attuale patrimonio abitativo. Cuore di Casa Italia è l’allargamento sempre crescente, e il potenziamento del Sisma bonus, l’agevolazione introdotta con la legge di Stabilità 2017, e attiva dallo scorso primo marzo.
CNPI ha predisposto un fascicolo contenente le linee guida sul Sisma bonus che è disponibile sul sito del Consiglio.
Con la legge di Bilancio per il 2017 (legge 11 dicembre 2016 n. 232 – G.U. n. 297 del 21.12.2016 – supplemento ordinario n. 57), veniva sancito il ruolo del bonus antisismico, oggi detto “Sisma bonus”, come opportunità per stimolare un piano volontario dei cittadini, con incentivi statali, di valutazione e prevenzione nazionale del rischio sismico degli edifici privati esistenti.
Il decreto ministeriale del Mit è, di fatto, lo strumento attuativo da adottare subito, che istituisce le Linee guida e indica le modalità per l’attestazione dell’efficacia degli interventi da parte di professionisti abilitati. Le Linee guida affrontano con un nuovo approccio il tema della classificazione del rischio sismico delle costruzioni esistenti. Forniscono indirizzi di massima sulla
progettazione e associano livelli di sicurezza a un costo convenzionale in base ai dati del monitoraggio della ricostruzione a seguito del terremoto del 2009 in Abruzzo.
In base alla Legge di Bilancio 2017 (Legge 232/2016), è riconosciuta una detrazione fiscale del 50%, con tetto di spesa incentivabile a 96.000 euro e rimborso in cinque anni, per gli interventi realizzati dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021 sugli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. L’incentivo cresce a seconda dei risultati raggiunti con l’intervento (misurabili in base alle
linee guida per la classificazione del rischio sismico degli edifici – DM 28 febbraio 2017).
Le percentuali riconosciute di detrazione fiscale, che sono illustrate in dettaglio nelle linee guida sul sisma bonus, sono le seguenti:
•50% nell’ipotesi di solo adeguamento sismico;
•70% nell’ipotesi di riduzione di una classe del rischio sismico;
•80% nell’ipotesi di riduzione di due classi del rischio sismico;
•75% nell’ipotesi di riduzione di una classe del rischio sismico sulle parti comuni di edifici in condominio;
•85% nell’ipotesi di riduzione di due classi del rischio sismico sulle parti comuni di edificio in condominio.