Il recentissimo rogo del grattacielo milanese, in cui la facciata ha preso rapidamente fuoco bruciando l’intero edificio, ha sollevato la questione della sicurezza degli interventi di riqualificazione energetica.
Per poter essere conforme al Superbonus 110% il cappotto deve rispettare requisiti antincendio. Il riferimento normativo che obbliga a progettare l’involucro soffermandosi sulle misure di protezione passiva deriva dal DM dell’Interno del 25 gennaio 2019, con il quale sono state aggiornate ed integrate le precedenti norme tecniche antincendio degli edifici di civile abitazione. Il Decreto vincola i progettisti a prestare la massima attenzione alla sicurezza antincendio delle facciate dei condomìni soggetti ai controlli di prevenzione incendi sia per gli edifici di nuova costruzione, sia per gli interventi su fabbricati già esistenti che comportano il rifacimento di oltre la metà della superficie complessiva delle facciate. I progettisti devono rispettare tre condizioni:
- Evitare che la propagazione dell’incendio per mezzo dell’involucro edilizio vada a compromettere le compartimentazioni;
- Evitare che fiamme nate all’esterno dell’edificio si propaghino anche all’interno;
- Evitare il rischio che parti della facciata possano cadere colpendo dia chi sta fuggendo sia i Vigile del Fuoco impegnati nello spegnimento.
Quindi i sistemi a Cappotto certificati almeno nella classe di reazione al fuoco B s3 d0 sono affidabili e rispettosi delle attuali indicazioni dei Vigili del Fuoco e possono essere installati in tutta tranquillità.
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