L’inattesa guerra in Ucraina ha determinato un drammatico scenario nel sistema economico mondiale, europeo e italiano. Le incertezze a breve sulla situazione sono alte e preoccupanti. L’evolvere della guerra, l’impatto dell’inflazione, la revisione dei tassi di interesse delle banche centrali, la questione del debito e delle bolle speculative legate ai prezzi dell’energia, delle materie prime e delle commodities, lo scenario di revisione delle dipendenze energetiche nei prossimi anni, oltre a nuovi rischi legati alla pandemia, sono alcune delle grandi questioni sul tappeto.
Con la guerra prende però forza uno scenario più preoccupante. Occorre prendere atto che siamo di fronte a un nuovo confronto ideologico, economico e di potere che ridisegna non solo la leadership mondiale, ma le stesse regole della globalizzazione dei mercati, le strategie delle catene globali del valore, i flussi della speculazione finanziaria e il modello ‘vincente’ della società democratica occidentale come ideale universale, senza limiti di luogo e di tempo. I rischi sono altissimi. Descrivere i megatrend che disegnano questo quadro, descrivere le loro diverse declinazioni, prefigurare quello che succederà è il difficile compito di ogni analisi previsionale, oggi più di prima costretta, pur occupandosi in forma specialistica del mercato costruzioni, a “guardarsi intorno”, interrogandosi sui grandi cambiamenti all’interno dei quali questo è inserito. È quello che si cercherà di fare con il XXXII Rapporto Congiunturale e Previsionale CRESME.