Nel 2020 sono in calo la durata e il numero delle interruzioni senza preavviso, lunghe e brevi di elettricità. Grazie alla regolazione premi/penalità dell’ARERA e a un anno meteorologicamente meno severo dei precedenti, la durata delle interruzioni per utente in bassa tensione è tornata a ridursi, scendendo a 66 minuti (dagli 86 del 2019), ripartita tra 25 minuti (39 nel 2019) per cause non di responsabilità dei distributori (in prevalenza cause di forza maggiore a seguito di eventi eccezionali) e i restanti 41 minuti di responsabilità dei distributori, la parte soggetta alla regolazione, in miglioramento rispetto ai 47 minuti nel 2019. Pur in un contesto di netto miglioramento (-19%) rispetto ai 69 minuti registrati nel 2019, le performance peggiori sono ancora al Sud con 56 minuti, contro i 29 del Nord e i 43 del Centro (entrambi di poco migliori rispetto ai dati 2019). Migliora anche il numero delle interruzioni senza preavviso lunghe (quelle superiori a 3 minuti) con 2,09 interruzioni per utente in bassa tensione (erano 2,39 nel 2019), così come quelle brevi (meno di 3 minuti), 1,90 (contro le 2,25 interruzioni del 2019). Ancora presenti, ma in riduzione, le interruzioni (registrate a parte) dovute al fenomeno dei furti di rame negli impianti di distribuzione.
Il bilancio 2020 del meccanismo premi/penalità della durata e del numero delle interruzioni senza
preavviso, lunghe e brevi – con cui ARERA da 20 anni incentiva il miglioramento della continuità
del servizio di distribuzione dell’energia elettrica – registra così un generale miglioramento. È
infatti ripreso quel trend positivo, avuto dal 2000 al 2016, anche per merito dei recenti strumenti
regolatori introdotti per incrementare la resilienza della rete in relazione alle diverse minacce
climatiche e alla riduzione delle interruzioni con preavviso.
Grazie alla regolazione sono oltre 9 i milioni di euro che verranno restituiti dagli operatori ai
consumatori come penalità per i disservizi.