Sappiamo che al 30 settembre 2021 la spesa impegnata per il c.d. Super ecobonus ha raggiunto i 7,5 miliardi di euro e “procede” a ritmi sostenuti anche per ciò che riguarda gli interventi ritenuti inizialmente più complessi, ovvero quelli sugli edifici in condominio.
Il trend degli ultimi mesi induce a ritenere che il 2021 possa chiudersi con un impegno di spesa di almeno 9 miliardi di euro. Sulla base di tali dati e previsioni il Centro Studi CNI, partendo dal sistema di relazioni intersettoriali risultanti dalla Matrice input-output elaborata dall’Istat e utilizzando i dati di contabilità nazionale ed ulteriori dataset, ha proceduto ad una stima dell’impatto economico e occupazionale in questo primo anno di interventi con i Superbonus. I dati risultano molto incoraggianti, come si vedrà nel dettaglio più avanti. Qui è sufficiente indicare che nel caso in cui si dovesse raggiungere nel 2021 una spesa per Superbonus 110% di poco più di 9 miliardi di euro, si attiverebbe nel sistema economico un livello di produzione di più del doppio di tale valore (per effetti moltiplicativi e per il coinvolgimento di un numero ampio di comparti dell’indotto delle costruzioni). Tale spesa in Superbonus contribuirebbe inoltre alla formazione di poco più di 12 miliardi di Pil e coinvolgerebbe almeno 153.000 unità di lavoro. E’ bene sin da ora sottolineare che l’impatto dei Superbonus ed i vantaggi da essi generati non sono solo di ordine “economico-contabile”. Siamo convinti che essi siano un potente strumento per avviare l’ambizioso e quanto mai improcrastinabile processo di rigenerazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio e di risparmio energetico che l’UE chiede di realizzare.
Il documento completo può essere letto qui: https://www.reteasset.it/wp-content/uploads/2021/10/Centro-studi-CNI-Limpatto_sociale_ed_economico_dei_Superbonus_110.pdf