La nuova pubblicazione INAIL, Rimozione in sicurezza delle tubazioni idriche interrate in cemento amianto, è disponibile gratuitamente on line.
Le tubazioni in cemento amianto non costituiscono di per sé una sorgente primaria di pericolo per la salute pubblica qualora interrate, integre ed ancora in posto; ciò in quanto il principale rischio sanitario correlato all’amianto è di tipo inalatorio. Si ricorda che le fibre di amianto hanno dimensioni micrometriche e sono considerate pericolose qualora raggiungano le dimensioni definite “standard”, nel conteggio dell’aerodisperso, con lunghezza > 5 micron, diametro < 3 micron e rapporto lunghezza/diametro > 3:1. Sono in corso studi sulla cancerogenicità anche di fibre respirabili con dimensioni inferiori alle standard, soprattutto in casi di inalazione ad elevate concentrazioni.
Per ciò che concerne il rischio indotto dall’ingestione di tali fibre, la comunità scientifica internazionale, a fronte di numerose ricerche che hanno investigato la problematica, ritiene che rischi significativi possano occorrere solo in casi di concentrazioni estremamente elevate, comunque superiori a centinaia di migliaia, se non milioni, di fibre litro.
Le tubazioni in cemento amianto possono tuttavia generare situazioni di rischio se oggetto di interventi di rimozione o manutenzione che portano all’esposizione parziale o totale all’aria ambiente del manufatto con possibile aerodispersione di fibre. Questo, soprattutto nel caso in cui la superficie esterna del manufatto sia deteriorata, anche parzialmente, con dissoluzione della matrice cementizia ed esposizione di fibre, oppure durante interventi di taglio e/o manipolazione delle tubazioni in modo non corretto. Si possono dunque creare condizioni di rischio per i lavoratori addetti a tali operazioni e per gli ambienti di vita limitrofi alle aree d’intervento, qualora non vengano adottate specifiche misure di prevenzione e sicurezza.
Infatti, l’operatore non può trovarsi a lavorare in presenza di tubazioni in cemento amianto senza essere stato debitamente formato sulle procedure da adottare e senza l’adozione di idonei Dispositivi di protezione individuale (Dpi) ai sensi del decreto legislativo 81/2008 e s.m.i..
Tenuto conto dell’estrema variabilità delle situazioni che si possono riscontrare in campo, nel presente lavoro si procederà ad indicare modalità operative di riferimento, da adottare per gli interventi su tratte di reti interrate per le quali è nota la presenza di tubazioni in Mca, oppure per i casi in cui non si posseggano a priori informazioni relative alla presenza di amianto, ma che tale presenza sia constatata nel corso dei lavori. Peraltro, nel settore della distribuzione idrica gli interventi sulle condotte interrate, tranne quelli oggetto di pianificazione e per i quali è prevista la redazione di una specifica progettazione preliminare, sono in larga parte eseguiti in condizioni di urgenza, ovvero, a seguito della segnalazione di una perdita,
più o meno massiva, sulla rete e si rende quindi indispensabile un intervento immediato per ripristinare il servizio all’utenza.