il Consiglio dei ministri dell’UE ha adottato formalmente quattro nuovi atti legislativi che ridisegnano il mercato dell’elettricità dell’UE per renderlo adatto al futuro. Ciò conclude il pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” e rappresenta un importante passo avanti verso il completamento dell’Unione dell’energia, rispettando le priorità della Commissione Juncker.
La transizione graduale verso un’energia pulita e un’economia neutrale in termini di emissioni di carbonio è una delle maggiori sfide del nostro tempo. Nel 2016 l’UE ha deciso di affrontarla riscrivendo il quadro della politica energetica dell’UE per facilitare questa transizione verso un’energia pulita ed equa. Offrendo un contesto giuridico moderno e stabile e definendo un orientamento chiaro e comune, l’UE può stimolare i necessari investimenti pubblici e privati e apportare un valore aggiunto europeo affrontando insieme queste sfide. In quanto pacchetto, le nuove norme rafforzeranno i diritti dei consumatori, ponendoli al centro della transizione energetica; creeranno crescita e posti di lavoro verdi in un’economia moderna che non lascia indietro nessuna regione e nessun cittadino. Consentiranno all’UE di dare prova di leadership nella lotta contro i cambiamenti climatici in seguito all’accordo di Parigi.
Ha dichiarato Miguel Arias Cañete, commissario per l’Azione per il clima e l’energia:
“Questa è la serie di proposte energetiche più ambiziosa mai presentata dalla Commissione europea. È stata adottata a tempo di record con l’impressionante sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio. Con il suo completamento, abbiamo fatto dell’Unione europea dell’energia – una delle dieci priorità politiche della Commissione Juncker – una realtà. Credo davvero che accelererà la transizione verso l’energia pulita e darà a tutti i cittadini europei l’accesso a un’energia sicura, competitiva e sostenibile.”
Il pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” stabilisce il giusto equilibrio tra il processo decisionale a livello europeo, nazionale e locale. Gli Stati membri continueranno a scegliere il proprio mix energetico, ma dovranno rispettare i nuovi impegni per migliorare l’efficienza energetica e l’adozione delle energie rinnovabili in tale mix entro il 2030. Ad esempio, le nuove norme sul mercato dell’elettricità faciliteranno l’integrazione delle energie rinnovabili nella rete, incoraggeranno le interconnessioni e gli scambi transfrontalieri e garantiranno che il mercato fornisca segnali affidabili per gli investimenti futuri. Le nuove norme impongono inoltre agli Stati membri di elaborare piani per prevenire, preparare e gestire eventuali situazioni di crisi nella fornitura di elettricità in coordinamento con gli Stati membri vicini e di rafforzare il ruolo dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia (ACER).
Contesto
L’UE è stata una delle prime a muoversi in materia di energia pulita: è stata la prima grande potenza al mondo a fissare, nel 2009, ambiziosi obiettivi energetici e climatici per il 2020 (20% di riduzione delle emissioni di gas serra, 20% di energie rinnovabili e 20% di efficienza energetica). Dieci anni dopo, l’UE è ampiamente sulla buona strada per raggiungere questi obiettivi per il 2020, dimostrando che è possibile ridurre le emissioni e raggiungere contemporaneamente la crescita del PIL. Nel frattempo, le energie rinnovabili sono diventate molto più economiche. Inoltre, con l’accordo di Parigi sul clima del 2015, l’UE si è impegnata a compiere ulteriori progressi e a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030. Per rispondere a questa sfida e continuare a guidare la transizione energetica mondiale, nel 2016 la Commissione ha proposto una serie di nuove e ambiziose norme, il “pacchetto energia pulita per tutti gli europei”. Con questo pacchetto la Commissione ha affrontato tutte e cinque le dimensioni dell’Unione dell’energia: 1) la sicurezza energetica, 2) il mercato interno dell’energia, 3) l’efficienza energetica, 4) la decarbonizzazione dell’economia e 5) la ricerca, l’innovazione e la competitività. Esso si compone principalmente dei seguenti elementi:
Efficienza energetica in primo luogo: la direttiva rinnovata sull’efficienza energetica fissa un nuovo e più elevato obiettivo di consumo energetico del 32,5% per il 2030 e la nuova direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia massimizza il potenziale di risparmio energetico degli edifici più intelligenti e più verdi.
Più energie rinnovabili: è stato fissato un nuovo obiettivo ambizioso di almeno il 32% di energie rinnovabili entro il 2030, con disposizioni specifiche per promuovere gli investimenti pubblici e privati, affinché l’UE possa mantenere la sua leadership mondiale nel settore delle energie rinnovabili.
Una migliore governance dell’Unione dell’energia: Un nuovo regolamento energetico in base al quale ogni Stato membro redige i piani nazionali per l’energia e il clima (NECP) per il 2021-2030 che definisce le modalità per raggiungere gli obiettivi dell’unione energetica, in particolare gli obiettivi per il 2030 in materia di efficienza energetica e di energie rinnovabili. Questi progetti di NECP sono attualmente all’esame della Commissione, con raccomandazioni specifiche per paese da emanare entro la fine di giugno.
Più diritti per i consumatori: le nuove norme facilitano la produzione, lo stoccaggio o la vendita dell’energia da parte dei singoli individui, rafforzano i diritti dei consumatori con una maggiore trasparenza sulle bollette e una maggiore flessibilità di scelta.
Un mercato dell’energia elettrica più intelligente ed efficiente: le nuove leggi aumenteranno la sicurezza dell’approvvigionamento aiutando a integrare le energie rinnovabili.