Siamo vicini alla realizzazione delle comunità energetiche in Piemonte? Sembrerebbe di sì, a giudicare dalla proposta di legge regionale n. 271 presentata il 24 luglio 2017.
La proposta piemontese
La proposta di legge ha come primo firmatario il consigliere Alfredo Monaco. Essa prevede “l’istituzione di aree territoriali omogenee denominate “comunità energetiche” che, al fine di superare l’utilizzo del petrolio e dei suoi derivati, sperimentano la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili nonché forme di efficientamento e di riduzione dei consumi energetici.”
In particolare la Regione Piemonte “favorisce la costituzione di cooperative, società cooperative, consorzi, fondazioni e altri enti senza finalità di lucro di cui possono far parte comuni, enti locali territoriali, enti pubblici e privati nonché società di nuova costituzione impegnate nello sviluppo di progetti imprenditoriali rivolti alla produzione di energie generate da fonti rinnovabili e alla riduzione dei consumi energetici.”
Le comunità energetiche hanno personalità giuridica, autonomia patrimoniale, contabile e finanziaria; mantengono la qualifica se annualmente la quota di energia destinata all’autoconsumo è pari ad almeno il 70% del totale.
Le comunità energetiche sono un importante passo avanti verso un nuovo modo di generare e consumare energia. Con l’istituzione delle comunità energetiche diventa possibile, produrre e consumare energia rinnovabile in modo economico e efficiente. Anche per un piccolo gruppo di privati o di aziende, possono rendersi energeticamente indipendenti.