ll Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha firmato a Palazzo Chigi il Dpcm di ripartizione del Fondo Investimenti, previsto dal comma 140 dell’ultima Legge di Bilancio, per la trasmissione alle Camere. Il Dpcm prevede la ripartizione di 47 miliardi di investimenti pubblici per il periodo 2017-2032. Una parte dei 47 miliardi andrà in investimenti per le regioni nell’anno corrente e nel prossimo anno.
Sulla base delle richieste dei Ministeri, è stato effettuato un primo esercizio di ripartizione dei fondi, in cui la presidenza del consiglio ha considerato tre elementi: a) l’immediato avvio degli interventi e la relativa erogazione delle risorse al sistema economico; b) le ricadute sul mercato interno (con una preferenza per gli interventi che coinvolgono imprese nazionali o acquisti sul mercato interno); c) la pluriennalità dell’intervento e la capacità di programmazione degli interventi su un orizzonte di più lungo periodo.
“Diamo il via libera ad un grande piano di investimenti pubblici per infrastrutture e altre opere – spiega Gentiloni – pari a 47 miliardi per i prossimi anni: siamo tutti consapevoli che gli investimenti sono decisivi per dare ossigeno alla ripresa”.
“Sono oltre 20 miliardi destinati a strade e ferrovie, con particolare attenzione a trasferimenti locali e ai porti. Il settore più rilevante – rileva Gentiloni – “è quello della messa in sicurezza con un’attenzione particolare alle scuole ma che riguarda diversi uffici pubblici per un totale di 8 miliardi. Poi acqua e sanità, periferie sulle quali lavoriamo anche con un secondo decreto. Poi il settore della difesa, l’informatizzazione della giustizia”.
“Uno Stato che investe in opere pubbliche a lungo termine – evidenzia Gentiloni – è uno Stato che investe in sicurezza e spero che avvicini il lavoro e le tasse dei cittadini alla vita delle nostre comunità con una migliore qualità diffusa del nostro territorio”.
Gentiloni annuncia che poi ci sarà un secondo bando dedicato ad acqua, ambiente e sanità, risanamento delle periferie. Ma per Gentiloni “deve essere chiaro a tutti che trattandosi di un programma che vale un quarto di secolo non tutto sarà realizzato nei prossimi mesi. Ma un grande paese deve permettersi il lusso di un programma pluriennale. Siamo famosi nel mondo per le nostre infrastrutture. Allo stesso tempo – conclude Gentiloni – dobbiamo avere occhio alla sicurezza del nostro territorio”.