Il Centro di Ricerche ENEA della Casaccia è in programma la simulazione delle scosse di terremoto che negli ultimi decenni hanno colpito il nostro Paese su un edificio rappresentativo dei borghi appenninici, in tufo e malta comune, tetto in legno ed aperture non simmetriche.
L’edificio era stato già gravemente lesionato nei test dello scorso novembre sulle tavole vibranti e, successivamente, riparato e rinforzato con un intonaco armato di nuova generazione, frutto dell’innovazione del made in Italy.
Durante questa sessione di test sulle tavole vibranti ENEA, in grado di riprodurre ed addirittura amplificare i terremoti reali, l’edificio verrà sottoposto alla stessa sequenza di scosse con l’obiettivo di verificare se la sua capacità di resistere ai terremoti è aumentata in seguito agli interventi. Il tutto avviene anche in collegamento con un laboratorio virtuale al quale hanno accesso da remoto tutti i partner del progetto. Ma c’è di più: grazie a questa innovazione frutto delle attività dell’ENEA nell’ICT, tutti i dati prodotti durante i test vengono catturati tramite un sistema di motion capture in 3D e condivisi a distanza tramite la piattaforma virtuale DySCo.
Oltre all’ENEA partecipano al progetto, condotto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Regione Lazio, Fibrenet srl, Reluis DPC e Rilem Technical Committee.