In Islanda è stato realizzato un impianto che sequestra la CO2 atmosferica nel basalto a 700 metri di profondità. L’impianto pilota fa parte del progetto UE CarbFix2.
CarbFix2 ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea ed è guidato dalla società islandese multiutility Reykjavik Energy. Il progetto di ricerca collaborativa si concentra su una delle più grandi centrali geotermiche al mondo a Hellisheidi, in Islanda, dove il CO2 viene attualmente iniettato e mineralizzato su scala industriale.
Il progetto CarbFix2 imita i processi naturali e li velocizza rapidamente. Il potenziale di crescita della tecnologia impiegata, in combinazione con l’efficace stoccaggio di CO2, è enorme in Islanda e in numerose altre regioni del mondo dove esiste un’analoga base geologica di basalto.
Il progetto di ricerca sostenuto dall’ UE si concentra su una delle più grandi centrali geotermiche del mondo a Hellisheidi, in Islanda, dove la CO2 viene attualmente iniettato e mineralizzato su scala industriale. Un modulo DAC Climeworks è stato installato in loco per catturare la CO2 dall’aria per lo stoccaggio permanente sotterraneo, creando così una soluzione di rimozione del carbonio.
La CO2 viene catturata dall’aria ambiente, convogliata nell’acqua e inviata a più di 700 metri sotto terra. Lì la CO2 reagisce con la roccia basaltica e forma minerali solidi, creando una soluzione di stoccaggio permanente. La tecnologia Climeworks sfrutta l’aria ambiente e cattura la CO2 con un filtro brevettato. Il filtro viene poi riscaldato con calore di scarto a bassa temperatura dall’impianto geotermico e la CO2 pura rilasciata può essere poi stoccata permanentemente sotto terra.
Il processo di sequestro e stoccaggio in sintesi:
- Il modulo DAC Climeworks cattura la CO2 dall’aria ambiente.
- La CO2 si lega a un filtro brevettato.
- Una volta che il filtro è saturo di CO2, viene riscaldato dal calore di scarto di bassa temperatura dell’impianto geotermico.
- La CO2 viene rilasciato e legato all’acqua.
- L’acqua “gassata” viene pompata sotto terra ad oltre 700 metri.
- Qui reagisce con la roccia basaltica, formando minerali solidi.
- Viene creata una soluzione di stoccaggio permanente, sicura e irreversibile.