Entro il 2020 saranno installate globalmente 2000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici nelle principali città dell’Emilia-Romagna. La Regione diventa così apripista in Italia nella sfida della mobilità a emissioni zero.
L’installazione di 1500 colonnine avverrà grazie al protocollo d’intesa firmato dall’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, con i rappresentanti di cinque tra i principali fornitori di energia elettrica che operano in Emilia-Romagna:
- Enel,
- Hera,
- Iren,
- Be Charge
- Enermia
Saranno queste cinque società che, in base all’accordo, dovranno provvedere all’installazione a proprie spese delle nuove infrastrutture di ricarica pubbliche nei punti nevralgici del traffico cittadino:
- stazioni,
- aeroporti,
- ospedali,
- parcheggi,
- centri commerciali,
- ecc.
secondo un piano di localizzazione concordato tra la Regione e i Comuni che si candidano a ospitarle.
Sorgerà così in Emilia-Romagna una capillare rete di punti di ricarica di veicoli ad alimentazione elettrica, sia pubblici sia privati. Alle 1.500 previste dall’intesa, se ne aggiungeranno altre 500 la cui installazione, nei prossimi due anni, è finanziata al 50% dalla Regione, attraverso i fondi del Piano nazionale infrastrutture ricarica elettrica (PNIRE), e al 50% dagli operatori privati.
Complessivamente, calcolando un costo di 9mila euro a colonnina, viene stimato un investimento complessivo di 18 milioni di euro.
2000 colonnine di ricarica: il piano di localizzazione pronto in sei mesi
Il piano di localizzazione vedrà la luce entro sei mesi. Esso dovrà favorire la messa in esercizio di impianti di ricarica anche nelle cosiddette aree “a domanda debole”, cioè con scarsa presenza di veicoli elettrici in circolazione, proprio per accelerare la riconversione alla mobilità a zero emissioni.
Tra i requisiti espressamente richiesti dalla Regione e inseriti nel protocollo d’intesa c’è l’interoperabilità. Ovvero la possibilità da parte degli utenti di ricaricare le batterie della propria autovettura presso qualsiasi gestore elettrico. Per usufruire del servizio di ricarica si dovrà sottoscrivere un contratto con un operatore, che rilascerà agli interessati un’apposita tessera. In alternativa si potrà utilizzare il proprio smartphone, scaricando una App che consente di sbloccare le colonnine tramite la “lettura” di uno specifico codice QR. In questo caso anche l’importo da pagare potrà essere addebitato tramite sistemi di pagamento elettronici.
I costi per la ricarica variano da fornitore a fornitore, ma dovrebbero aggirarsi in media sui 2 euro ogni 100 chilometri di percorrenza.